Battaglie decisive della storia
1ª Fase. 1944 – LA BATTAGLIA DI RIMINI
L’offensiva estiva di Churchill
La battaglia degli Appennini di Kesselring
Rimini, una antichissima città etrusco-celtico-romana, da cui nel 49 a.C. presero il volo le aquile imperiali di Giulio Cesare, dove nel 359 un Concilio “diabolico” consegnò provvisoriamente la Chiesa cristiana agli eretici ariani, dove nel 1226 l’Imperatore Federico II Hohenstaufen diede nascita alla moderna Germania con la Bolla d’Oro di Rimini, dove nel 1300 Dante cantò l’immortale tragedia di Francesca, dove nel 1450 Sigismondo Malatesta iniziò il Rinascimento Italiano nel 1944 fu di nuovo al centro della Grande Storia.
25 Ago – 30 Sett 1944
La battaglia di Rimini
“Ora siamo all’ultimo salto. Rapidamente e segretamente abbiamo mosso un esercito di immensa forza e di dirompente potenza per infrangere la Linea Gotica La vittoria nelle prossime battaglie significherà il principio della fine per gli eserciti tedeschi in Italia.“
(Gen. Leese)
La Linea Gotica (ribattezzata “Linea Verde” nel giugno ’44) era una linea fortificata lunga 320 Km. da Pesaro sull’Adriatico a Massa Carrara sul Tirreno, fitta di Torrette di Pantera e di cannoni, di rifugi in acciaio, di caverne scavate nella roccia, di profondi campi minati.
Aveva 2.376 postazioni di mitragliatrice, 479 di cannoni anticarro, mortai e cannoni d’assalto, 120.000 metri di reticolati e molte miglia di fossati anticarro. La sua postazione principale sul fiume Foglia era preceduta da una zona di sicurezza e seguita a una ventina di chilometri dalla Linea Gotica n.2.
L’offensiva di Alexander fu lanciata dallo stesso Churchill. Nella sua prima fase, quella decisiva, “la battaglia di Rimini”, la più grande battaglia di mezzi mai combattuta in Italia, è una delle più cruciali (e ignorate) battaglia della 2ª Guerra Mondiale, combattuta da 1.200.000 soldati, da migliaia di aerei, cannoni e carri armati. Fu una gigantesca manovra a tenaglia combattuta dalla 8ª Armata britannica sull’Adriatico e dalla 5ª Armata US sugli Appennini.
Contro Rimini, già massacrata da 92 incursioni aeree, l’artiglieria alleata sparò 1.470.000 colpi di cannone (contro 1.200.000 a El Alamein e 500.000 a Cassino), e non si contano i grossi calibri delle navi e i colpi tedeschi, mentre gli aerei effettuarono 11.510 missioni, di cui 486 nel solo 18 settembre. Le perdite fino al 21 settembre, ammontarono a oltre 80.000 (compresi i civili), i mezzi corazzati danneggiati o distrutti nel solo settore adriatico furono 754. Complessivamente le perdite furono circa 100.000, italiani compresi. (Il 7 ottobre Alexander aveva calcolato 30.000 perdite alleate e 42.000 tedesche).
La battaglia raggiunse il suo apice alla fine di settembre. Sfondate le Linee Gotiche n.1 e n.2, catturata Rimini porta della pianura padana e dei Balcani, infrante le difese nemiche sugli Appennini, gli alleati minacciavano di accerchiare e distruggere l’esercito tedesco in Romagna. Kesselring sentì di essere stato sconfitto e chiese a Hitler, per ben due volte, di abbandonare l’Italia. Gli Alleati stringevano già la vittoria in pugno ma gli Americani furono fermati a Monte Battaglia. Kesselring, il vincitore, sarà più tardi ricompensato con il comando supremo delle forze tedesche in occidente.
Secondo le storie ufficiali internazionali l’offensiva della Linea Gotica termina con la battaglia di Rimini. Gli storici tedeschi la prolungano alla fine di ottobre. Il nostro studio introduce la “battaglia dei fiumi” come 2ª fase fino al 6 gennaio 1945. Complessivamente l’offensiva costò circa 200.000 perdite.
2ª Fase. La battaglia dei fiumi
L’Operazione Gelignite e lo sbarco in Grecia
In ottobre l’offensiva della Linea Gotica riprende con la “battaglia dei fiumi” in preparazione della Op. Gelignite che avrebbe dovuto portare gli americani oltre Bologna nel Veneto mentre i britannici sarebbero dovuti sbarcare in Dalmazia. Ma l’Operazione fallisce ancor prima di cominciare. Gli americani sono fermati davanti a Bologna e i britannici, liberate Forlì, Ravenna e Faenza, al fiume Senio. Tito, inoltre, si oppose agli sbarchi britannici a Zara, Spalato e Sebenico. Allora i britannici sbarcarono in Grecia mentre i tedeschi bloccavano del tutto l’offensiva con due piccoli contrattacchi in Garfagnana ed a Ravenna.La campagna d’Italia terminerà qualche mese più tardi con la offensiva finale di Primavera (Operazione Grapeshot, Mitraglia) nel corso della quale concorrono in forze anche le truppe italiane, regolari ed irregolari. I tedeschi si arresero il 28 aprile e deposero le armi il 2 maggio. L’Italia perderà l’Istria e la Dalmazia.
I giudizi dei protagonisti
“Questa campagna è una brutta gatta da pelare. Siamo nel paese più difficile d’Europa e tuttavia ci sottraggono sempre truppe ed equipaggiamenti destinati in qualche altro posto. Abbiamo sempre combattuto con un margine di forze relativamente molto stretto…La battaglia di Rimini fu una delle più dure battaglie dell’8ª Armata. I combattimenti furono paragonabili a quelli di El Alamein, di Mareth e della Linea Gustav (Cassino)”.
(Sir Oliver Leese)
La battaglia di Rimini è stata “amara come quelle di El Alamein e Cassino”.
(Sir Richard McCreery)
“Sugli Appennini, a sud di San Marino fu combattuta la più grande battaglia d’Italia; i nomi di Fano, Pesaro, Cattolica, Riccione e Rimini rimarranno nella storia della guerra”.
(Beelitz e Heckel, Q.G. Tedesco, Bellaria, Estate 1945)
“La battaglia di Rimini caratterizzata dalla concentrazione di mezzi in un’area limitata, prenderà il suo posto nella storia come una battaglia di logoramento in grande stile. Per la prima volta i tedeschi poterono condurre operazioni difensive in una grande battaglia secondo il manuale operativo delle truppe (“Truppen Führung”).”
(Col. Horst Pretzell, Quartier Generale Tedesco, Bellaria, Estate 1945)
“La battaglia di Rimini è stata la più grande battaglia di mezzi combattuta in Italia.”
(Schäffer & Wöbbeking in General Lemelsen, “29. Division)
“La battaglia degli Appennini è una pagina famosa nella storia militare della Germania”
(Maresciallo Albert Kesselring, comandante del Gruppo di Armate “C” del Sud-Ovest)
“Il XV Gruppo di Armate compì un’azione che sicuramente non è stata più superata…La Linea Gotica fu presa d’assalto dalla 5ª Armata americana e dalla 8ªArmata britannica.”
(Sir Harold R. Alexander)
“ll nome di vittorie come la presa di Roma e della Linea Gotica rimarrà nei secoli.”
(Eric Linklater)
Schieramenti contrapposti dall’Adriatico al Tirreno – al 25 agosto 1944